Pneumologia

La pneumologia è la branca della medicina che si occupa delle patologie polmonari e delle vie respiratorie.

Di cosa si occupa lo pneumologo?

Lo pneumologo è lo specialista che si occupa della cura di patologie a carico dell’apparato respiratorio. La pneumologia rappresenta la branca della medicina che si dedica allo studio approfondito delle malattie dei polmoni e delle vie respiratorie.

Le sue competenze comprendono

  • Bronchite: una condizione in cui le vie aeree, chiamate bronchi, si infiammano a causa di infezioni virali o batteriche, o a causa dell’esposizione a sostanze irritanti come il fumo di sigaretta.

  • Polmonite: un’infiammazione dei polmoni spesso causata da infezioni batteriche, virali o fungine, che può compromettere gravemente lo scambio di ossigeno nei polmoni.

  • Broncopolmonite: una combinazione di infiammazione sia dei bronchi che dei polmoni, spesso caratterizzata da sintomi gravi come febbre, tosse persistente, difficoltà respiratorie e affaticamento.

  • Asma: una condizione cronica delle vie respiratorie in cui queste si restringono e si infiammano in risposta a determinati trigger, provocando difficoltà respiratorie, respiro sibilante e tosse.

  • Fibrosi polmonare: una malattia polmonare interstiziale in cui il tessuto polmonare sano viene gradualmente sostituito da tessuto cicatriziale, compromettendo l’efficienza respiratoria.

  • Tumore al polmone: una forma di cancro che può svilupparsi nei tessuti polmonari e può essere causata da vari fattori, inclusi il fumo di sigaretta, l’esposizione a sostanze chimiche nocive e la predisposizione genetica.

La competenza dello pneumologo è fondamentale per una diagnosi accurata e per definire il miglior approccio terapeutico personalizzato per ogni paziente.

Quali sono le procedure più utilizzate dal ginecologo?

Il primo passo del pneumologo è raccogliere una dettagliata anamnesi sulla storia medica e familiare del paziente, al fine di acquisire informazioni precise. Vengono identificati fattori di rischio legati alle patologie dell’apparato respiratorio, come il fumo e l’esposizione a sostanze tossiche, e si indaga sulla presenza di altre patologie, specialmente di tipo allergico, autoimmune o cardiovascolare, sia nel paziente che nei familiari.

Successivamente, viene svolto l’esame obiettivo che include l’ispezione, la palpazione, la percussione e l’auscultazione del torace. Questa fase permette di valutare attentamente le condizioni dei polmoni e delle vie respiratorie. Alla fine dell’esame obiettivo, lo pneumologo può prescrivere specifici accertamenti diagnostici al fine di completare la valutazione complessiva. Tra gli esami più frequentemente richiesti si trovano:

  • Analisi di laboratorio: Vengono eseguite analisi del sangue e delle urine per identificare marcatori di infiammazione, infezioni o altre alterazioni indicative di patologie polmonari.

  • Biopsia: In alcuni casi, potrebbe essere necessario ottenere un campione di tessuto polmonare per eseguire un’analisi approfondita al microscopio e confermare una diagnosi sospettata.

  • Endoscopia: Attraverso l’uso di strumenti flessibili e sottili, lo pneumologo può visualizzare direttamente le vie respiratorie, identificando eventuali anomalie o lesioni.

  • Radiografia del torace (RX): Questo esame permette di ottenere immagini dei polmoni e delle strutture circostanti, aiutando a individuare condizioni come polmonite, tumori o altri problemi polmonari.

  • Spirometria: Uno dei test di funzionalità polmonare più comuni, misura la capacità dei polmoni di inspirare ed espirare, fornendo informazioni importanti sulla salute respiratoria.

  • Tomografia assiale computerizzata (TAC) del torace: Questo esame di imaging fornisce immagini dettagliate dei polmoni e delle strutture circostanti, consentendo di individuare anche piccole lesioni o alterazioni polmonari.

Visita pneumologica: come avviene?

La visita pneumologica, della durata media di 20 minuti, si suddivide in due fasi fondamentali, iniziate con un’attenta valutazione anamnestica. Durante questa fase, il medico specialista porge diverse domande al paziente, mirate a raccogliere un ampio quadro riguardo alla sua storia clinica e al suo stile di vita. Vengono esaminati dettagli come l’alimentazione, il vizio del fumo, il consumo di alcol, il livello di attività fisica e sedentarietà, il tipo di lavoro svolto, l’assunzione di farmaci e la presenza di casi familiari con problematiche respiratorie. In questa fase, il medico analizza anche gli eventuali esami medici già eseguiti dal paziente.

La seconda fase della visita riguarda la valutazione diretta, con il medico che procede all’auscultazione dei polmoni, utilizzando lo stetoscopio. Sulla base delle rilevazioni effettuate durante la visita, lo specialista può formulare una diagnosi e prescrivere la terapia appropriata. Inoltre, a seconda delle ipotesi diagnostiche, il medico potrebbe richiedere ulteriori esami al paziente, come spirometria, emogasanalisi, esame colturale dell’espettorato o radiografie del torace, al fine di approfondire la valutazione e confermare il quadro clinico.

La visita pneumologica rappresenta un passo cruciale per identificare tempestivamente eventuali disturbi o patologie dell’apparato respiratorio, consentendo al medico di pianificare il trattamento adeguato e migliorare la salute polmonare del paziente.

 

 

Quando fissare un appuntamento con lo pneumologo?

Lo pneumologo è il professionista al quale è consigliato rivolgersi qualora si manifestino sintomi correlati al sistema respiratorio. Questi sintomi possono includere:

  • Difficoltà respiratorie: L’avvertire una sensazione di mancanza di respiro o di fatica nel respirare può essere indicativo di problemi polmonari o respiratori che richiedono una valutazione approfondita.

  • Tosse persistente: Una tosse che persiste per un periodo prolungato può essere causata da varie patologie polmonari o delle vie respiratorie, e la consulenza dello pneumologo è essenziale per individuarne la causa.

  • Respiro sibilante o rantolo: La percezione di suoni come fischi o rumori durante la respirazione può essere un segno di ostruzione delle vie aeree o di infiammazione polmonare, aspetto da valutare con competenza pneumologica.

  • Russamento: Se il russamento è accompagnato da pause nella respirazione durante il sonno, potrebbe essere indicativo di apnee notturne, un disturbo respiratorio che richiede un esame specialistico.

  • Apnee notturne: Le apnee notturne sono episodi in cui la respirazione si interrompe temporaneamente durante il sonno. Questa condizione può essere pericolosa per la salute e necessita di una diagnosi accurata e di un trattamento adeguato, che lo pneumologo può fornire.

  • Asma: Un disturbo respiratorio cronico caratterizzato da infiammazione delle vie aeree, che provoca restringimento e difficoltà respiratorie. Lo pneumologo è il professionista più indicato per diagnosticare e gestire l’asma in modo appropriato.

Torna in alto