Diagnostica per immagini

La diagnostica per immagini, o imaging, comprende tutte quelle procedure volte all’esplorazione delle parti interne del corpo. Questi esami, indolori ma fondamentali, forniscono un supporto essenziale al medico per la diagnosi di disturbi e la valutazione della loro gravità.

Quali sono le principali metodologie utilizzate per la diagnostica per immagini al Poliambulatorio Dagnini?

Il Poliambulatorio Dagnini offre una vasta gamma di metodologie per la diagnostica per immagini, volte a esplorare le parti interne del corpo in modo preciso e non invasivo.

Alcune delle principali metodologie includono

  • Ecografia addominale completa: tramite questa ecografia si analizzano attentamente il fegato, la cistifellea, le vie biliari, la milza, i reni, il pancreas, lo stomaco, i principali vasi sanguigni, la vescica, l’utero, le ovaie e la prostata. Questo tipo di esame consente di ottenere una chiara visualizzazione della struttura dei tessuti parenchimali e di individuare eventuali lesioni presenti.
  • EcoColorDoppler vascolare: L’EcocolorDoppler è una procedura diagnostica non invasiva per lo studio dei vasi sanguigni, che consente la visualizzazione e l’analisi del flusso ematico tramite una sonda ecografica posizionata sulla pelle. Questo esame permette di esaminare i principali vasi sanguigni, tra cui arterie, grossi vasi addominali, tronchi sovraaortici e il sistema venoso.
  • Ecodoppler carotideo: L’ecografia delle arterie carotidi permette di esaminare in modo completo sia le arterie brachiocefaliche che i vasi vertebrali del collo. La valutazione della norma per questa ecografia considera il diametro interno ed esterno delle pareti vascolari, garantendo un adeguato flusso sanguigno. Durante l’esame, è possibile individuare più frequentemente placche aterosclerotiche e nodi, fattori di rischio per gli ictus. Inoltre, l’ecografia delle arterie carotidi offre la possibilità di visualizzare la struttura delle placche, incluso l’eventuale accumulo di calcio, che rappresenta una situazione di particolare difficoltà per il trattamento medico.
  • EcocolorDoppler arterioso arti inferiori: L’esame arterioso è indicato quando si sospetta la presenza di patologie vascolari come arteriopatie periferiche ostruttive, arteriopatie ectasianti (aneurismi), fistole artero-venose e sindromi compartimentali periferiche. Questa procedura viene eseguita per confermare la diagnosi sospettata, valutare l’entità della patologia, decidere il trattamento medico o chirurgico appropriato e monitorare a distanza l’andamento e i risultati del trattamento.
  • Ecografia mammaria: L’ecografia mammaria è un esame non invasivo e sicuro per esaminare il seno. Utilizza ultrasuoni per creare immagini dei tessuti interni. La procedura è considerata sicura anche per le donne in gravidanza. L’ecografia permette di individuare formazioni nel seno e distinguere tra quelle a contenuto liquido e solido. È complementare alla mammografia, offrendo maggiori informazioni nelle donne più giovani con tessuto ghiandolare denso.
  • Ecografia muscolo-tendinea: Questo esame consente di valutare muscoli e tendini per individuare lesioni o patologie dell’apparato muscolo-scheletrico.

Per quali patologie comuni sono utilizzate?

  • EcoColorDoppler Vascolare: L’EcoColorDoppler vascolare viene utilizzato per valutare la circolazione del sangue all’interno dei vasi sanguigni. È utile nella diagnosi di patologie vascolari come trombosi venose, aneurismi, stenosi arteriose e insufficienza venosa cronica.
  • Ecodoppler Carotideo: Questa ecografia è specificamente mirata alla valutazione delle arterie carotidi nel collo. Viene utilizzata per individuare eventuali placche aterosclerotiche, stenosi o altre alterazioni delle arterie carotidi, che rappresentano fattori di rischio per l’ictus.
  • EcocolorDoppler Arterioso Arti Inferiori: L’EcocolorDoppler arterioso degli arti inferiori è utilizzato per studiare il flusso sanguigno delle arterie degli arti inferiori. Viene impiegato per diagnosticare l’aterosclerosi periferica, trombosi arteriose, occlusioni e stenosi che possono causare problemi di circolazione e dolore alle gambe.
  • Ecografia Mammaria: Questo esame è utilizzato per esaminare il tessuto mammario al fine di individuare formazioni come cisti, noduli o altre anomalie. È uno strumento diagnostico fondamentale per la valutazione e il monitoraggio delle patologie mammarie, inclusi i tumori al seno.
  • Ecografia Muscolo-Tendinea: L’ecografia muscolo-tendinea è impiegata per l’analisi delle strutture muscolari e tendinee. Viene utilizzata per diagnosticare infortuni muscolari, tendinopatie, tendiniti, lussazioni e altre patologie che colpiscono l’apparato muscolo-scheletrico.
In sintesi, queste ecografie svolgono un ruolo cruciale nella diagnosi e valutazione di una vasta gamma di patologie vascolari, muscolo-scheletriche e mammarie, consentendo una gestione tempestiva e mirata delle condizioni cliniche del paziente.

Alcune delle principali metodologie includono

 

  • Ecografia addominale: Questa tecnica utilizza ultrasuoni per creare immagini dettagliate degli organi addominali, come fegato, reni, cistifellea e pancreas, permettendo di identificare eventuali anomalie o patologie.

  • Ecografia tiroidea: L’ecografia tiroidea consente di visualizzare la tiroide e rilevare eventuali noduli, cisti o altre condizioni tiroidee.

  • Ecografia ostetrico-ginecologica: Questo tipo di ecografia è specifico per l’esplorazione degli organi riproduttivi femminili e per il monitoraggio delle fasi della gravidanza.

  • Ecografia muscolo-tendinea: Questo esame consente di valutare muscoli e tendini per individuare lesioni o patologie dell’apparato muscolo-scheletrico.

  • Esame radiografico dell’apparato scheletrico: Attraverso radiografie, vengono ottenute immagini di ossa, articolazioni e del cranio, utili per rilevare fratture, anomalie strutturali o problemi articolari.

  • Esame radiografico del torace: Questo esame fornisce immagini dei polmoni e delle strutture circostanti, consentendo di identificare condizioni come polmoniti, tumori o altre patologie polmonari.

Per quali patologie comuni sono utilizzate?

Le indicazioni per l’utilizzo dell’imaging sono diverse e comprendono una vasta gamma di affezioni, tra cui:

  • Patologia degenerativa articolare: L’imaging è prezioso per valutare lo stato di articolazioni coinvolte in processi degenerativi, come l’artrosi, consentendo una corretta diagnosi e il monitoraggio della progressione della malattia.

  • Patologia infiammatoria cronica articolare: L’imaging è utile nella valutazione di malattie come l’artrite reumatoide, aiutando a identificare infiammazioni croniche e le relative conseguenze sulle articolazioni.

  • Patologia ossea traumatica: Per lesioni ossee causate da traumi, l’imaging permette una chiara visualizzazione delle fratture e delle eventuali complicanze associate.

  • Patologia traumatica capsulo-legamentosa: L’immagine aiuta a identificare lesioni e distorsioni dei tessuti capsulo-legamentosi, tipiche degli infortuni sportivi o traumatici.

  • Patologia inserzionale e non dei tendini: L’imaging fornisce informazioni precise riguardo alla salute dei tendini, rilevando eventuali lesioni o infiammazioni.

  • Protrusioni e/o ernia discali: In presenza di patologie a carico della colonna vertebrale, l’imaging consente di individuare protrusioni o ernie dei dischi intervertebrali.

  • Collassi vertebrali: L’immagine permette di valutare eventuali collassi delle vertebre, come quelli associati all’osteoporosi, per pianificare un trattamento adeguato.

Grazie all’impiego di tecniche di imaging avanzate, è possibile ottenere una chiara visualizzazione delle strutture colpite da queste affezioni, facilitando la diagnosi precoce, una gestione terapeutica mirata e migliorando la prognosi complessiva del paziente.

Qual è l’iter diagnostico?

Dopo un attento esame clinico, il paziente si sottopone a esami di diagnostica per immagini, seguendo un percorso ben definito che inizia con la radiografia standard nelle due proiezioni fondamentali.
Se l’esame radiografico non è sufficiente a risolvere la problematica del paziente, viene eseguito un esame ecografico. Questa metodica è particolarmente utile per indagare la patologia tendinea (tendinopatia, tendinosi, tenosinovite, ecc.) e per rilevare lesioni di natura traumatica muscolare o capsulo-legamentosa.
Le possibili problematiche cliniche in cui l’imaging svolge un ruolo fondamentale includono la patologia degenerativa osteo-articolare, infiammatoria e traumatica.

Inoltre, l’importanza della diagnostica per immagini risiede anche nel riconoscimento delle problematiche articolari di natura infiammatoria cronica, come quelle presenti nella patologia reumatica, comprese artriti sieropositive e sieronegative.
Grazie a queste metodologie di imaging avanzate, lo specialista può ottenere una chiara visione delle condizioni dei tessuti e delle strutture coinvolte, fornendo una diagnosi precisa e orientando il trattamento in modo mirato per garantire il benessere e la salute del paziente.

Sono previste norme di preparazione?

Non sono richiesti particolari accorgimenti, ed è possibile effettuare l’esame anche immediatamente dopo un evento traumatico.

Per le problematiche articolari di natura traumatica, non è necessaria l’infusione di mezzi di contrasto. L’esame standard risulta sufficiente per la diagnosi e la valutazione delle lesioni e delle alterazioni dovute al trauma.

Il Poliambulatorio non effettua Risonanze Magnetiche

Radiografie

La radiografia è uno degli esami diagnostici più comuni e di antica data, che ci permette di ottenere immagini dettagliate delle parti del nostro corpo investite dai raggi X, noti anche come radiazioni ionizzanti. Questo procedimento ci offre una preziosa finestra sulle strutture interne del nostro organismo, consentendoci di identificare e analizzare varie condizioni mediche.

Uno dei campi in cui la radiografia trova un vasto impiego è nella valutazione del torace. Grazie a questa tecnica, è possibile evidenziare focolai infettivi, quadri di congestione polmonare e versamenti pleurici. Inoltre, la radiografia si rivela fondamentale nell’analisi dell’apparato osteoarticolare, in cui può identificare fratture, tumori ossei e valutare l’osteoartrosi.

Prima di sottoporsi all’esame, è essenziale prendere in considerazione eventuali norme di preparazione. Può essere utile consultare la pagina dedicata presso la struttura medica dove si effettuerà la radiografia. Tuttavia, per la maggior parte delle persone, non vi sono restrizioni particolari a sottoporsi a questo tipo di esame. Un’eccezione va fatta per le donne in età fertile, che devono escludere con certezza la presenza di una gravidanza poiché le radiazioni ionizzanti potrebbero danneggiare il feto. In caso di gravidanza, l’indagine radiografica viene eseguita solo se strettamente necessaria e non può essere sostituita con altre metodiche che non utilizzino radiazioni ionizzanti.

Uno dei dubbi più comuni riguarda la sicurezza e la tollerabilità dell’esame radiografico. Fortunatamente, la radiografia non è dolorosa, poiché i raggi X non causano alcuna sensazione durante il passaggio attraverso il corpo. Tuttavia, è importante tenere presente che le radiazioni ionizzanti hanno un effetto biologico sui tessuti che attraversano. Pertanto, ogni esame deve essere giustificato da un quesito diagnostico specifico, che non può essere risolto con altre metodiche diagnostiche meno esposte a radiazioni.

Ma come funziona esattamente la radiografia? Durante l’esame, il paziente viene posizionato su un apposito tavolo e viene investito da un fascio di raggi X. L’immagine radiografica viene ottenuta grazie alla capacità dei raggi X di impressionare una pellicola fotografica con diverse intensità a seconda dell’assorbimento subito nel passaggio attraverso i tessuti del corpo. Questa tecnica permette agli specialisti di ottenere una visualizzazione dettagliata delle strutture interne del paziente, supportando così una diagnosi accurata e consentendo di intraprendere il percorso di cura più adeguato.

In conclusione, la radiografia è un fondamentale strumento diagnostico che ci offre una visione non invasiva delle parti del corpo interessate da raggi X. Pur richiedendo una giustificazione medica, l’esame è generalmente sicuro e ben tollerato. Grazie a questa tecnica, gli specialisti possono individuare e valutare diverse patologie, fornendo un’importante base per la cura e il trattamento delle condizioni mediche del paziente.

Non si effettuano Risonanze Magnetiche

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